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TATTICA, FUTSAL E ATTIVITA' DI BASE
 

Futsal Concept Explanation
Tattica, Futsal e attività di base

Nella mia attività di avviamento al futsal, che svolgo nelle categorie del settore giovanile scolastico per la mia società,una delle domande che spesso mi viene posta è la seguente : Mister quando si comincia a fare un po’ di tattica con i bambini ? io sorrido e rispondo dicendo loro:
I bambini cominciano a lavorare sulla tattica nel momento stesso in cui per la prima volta entrano in contatto con il pallone. Vi faccio un esempio:
Quando un bambino entra per la prima volta in un campo di calcio si guarda intorno,timidamente cerca di capire l'ambiente circostante,guarda cosa fanno gli altri bambini e non appena riceve un pallone la maggior parte delle volte lo calcia subito verso la porta altre lo prende con le mani lo sistema in direzione della porta e tira;molto più raramente lo controlla con i piedi e lo guida verso il punto da cui calcerà per fare goal.
Il bambino sta attuando in modo naturale un pensiero tattico;il suo obiettivo è fare gol.Osserva e percepisce il contesto ,guarda Cosa fanno gli altri coetanei e dove si trova la porta;quindi sceglie in base al proprio bagaglio motorio il gesto più efficace per raggiungere il proprio obiettivo e agisce.Spesso analizza anche il risultato ed esegue una correzione si avvicinerà maggiormente alla porta oppure aumenterà la rincorsa .
Ma come allenare in modo corretto questo istinto naturale di agire tatticamente ?
Esistono molteplici scuole di pensiero,io vi parlerò del mio metodo basato sulle mie conoscenze e soprattutto sulla mia esperienza di campo.
La prima cosa che ho capito e che non si può insegnare e/o allenare qualcosa di cui non si ha padronanza assoluta bisogna aver chiaro l'obiettivo che si vuole raggiungere ed i suoi contenuti.Ci sono molte strade ,tutte giuste ,che ti permettono di raggiungere una meta attenzione però che le strade sono infinite se non sai dove andare;ed in quel caso e certo ci si perde .
Sapere cosa e' la tattica e quali sono i suoi contenuti e' la prima cosa che dobbiamo padroneggiare questo e'quello che dobbiamo allenare quindi il nostro fine.
Il bambino che sceglie il modo più' semplice ed efficace per realizzare il suo primo goal e il punto di partenza.Ogni allenatore poi deve trovare La propria strada utilizzando i propri mezzi.
In questo contributo vi dirò dei miei metodi e accennerò a qualche mezzo.
Non posso tralasciare per chiarezza di esposizione di definire la tattica ed i suoi contenuti.
La tattica volendo definirla in modo comunque restrittivo ma efficace non e' altro che "la capacità di utilizzare rapidamente la migliore azione tecnica al fine di raggiungere un obiettivo
o ottenere un vantaggio immediato parziale" Già di per se,questa definizione per quanto stretta ci permette di analizzare quelli che sono i suoi contenuti essenziali ossia l' azione tecnica e la rapidità di decisione.
Questi due contenuti sono le due facce della stessa medaglia "la Capacità tattica".
Utilizziamo la definizione di azione tecnica negli sport di collaborazione /opposizione secondo Bayer.C.(1988) "Motricità super specializzata specifica per ogni attività ,che si esprime attraverso un repertorio concreto di gesti e mezzi, che il giocatore utilizza per risolvere efficacemente ,in funzione delle proprie capacità ,i compiti con i quali si confronta".
Da questa definizione è chiaro che per formare un giocatore forte tatticamente e necessario ampliare il più' possibile Il repertorio di mezzi e gesti a sua disposizione (volume tattico)ma non basta dobbiamo allenarlo a prendere la decisione piu' opportuna nel minor tempo possibile.
Dobbiamo abituarlo ad osservare e analizzare il gioco ed a capirne i perché, insomma dobbiamo allenare l'intelligenza del giocatore .
Il mio lavoro sulla tattica, nell'attivita' di base, si fonda essenzialmente sul concetto di pedagogia attiva.
Attraverso il gioco libero ,le situazioni di gioco semplificate ed i giochi collettivi permetto al bambino di intraprendere la strada della scoperta,guidandolo ,attraverso il gioco, alla comprensione dei principi sia tecnici che tattici lasciandolo sempre libero di progettare e sbagliare. Al massimo chiedo il perché. La prima fase del lavoro tattico deve essere per il bambino di totale sperimentazione e' ampiamente provato che tutte le esperienze che i bambini fanno e tutto ciò che scoprono tra i 6 ed i 12 anni resta patrimonio indelebile quindi è proprio questa la fascia di età in cui si pongono le basi per il giocatore intelligente.
I meccanismi che regolano l'adattamento nell'elaborazione delle informazioni,nelle diverse situazioni di gioco,sono l'osservazione,lo screening,l'analisi,la presa di decisione,l'azione,il feedback e la memoria.
Un giocatore in situazione di gioco utilizza questo continuo circuito per elaborare le informazioni
che riceve infatti osserva e raccoglie le informazioni esegue uno screening di quelle utili,
Le analizza decide e agisce ,valuta il risultato (feedback) e lo conserva in memoria per un futuro riutilizzo o scarto, (Memoria motoria).L'allenamento va sviluppato con lavori che stimolino globalmente questi meccanismi,l'elaborazione della informazioni avviene nei bambini come negli atleti di alto livello la differenza sta nei livelli qualitativi e quantitativi dei vari meccanismi e nei Tempi di esecuzione degli stessi.
Mentre un giocatore di alto livello riesce a sviluppare il loop di elaborazione attivando tutti i meccanismi di elaborazione contemporaneamente agendo sempre al meglio delle proprie possibilità grazie al volume tattico a sua disposizione un bambino ha bisogno di un tempo per osservare un tempo per selezionare uno per analizzare, uno per agire e così via .La lentezza dell'elaborazione in funzione della velocita'del gioco porta il bambino ad agire senza avere sviluppato adeguatamente tutti i meccanismi prendendo quindi la decisione sbagliata o agendo in modo sbagliato per via del ridotto volume tattico disponibile.
Ma andiamo ad analizzare piu' nel dettaglio il tipo di lavoro da effettuare fin dall'inizio dell'attivita' di base partendo dai piccoli amici .
In questa fascia di età siamo di fronte chiaramente ad un volume tattico quasi nullo ed una memoria motoria legata alle esperienze di gioco e di movimento domestico e scolastico.
Gli schemi motori di base sono da sviluppare e spesso vanno consolidati anche gli schemi posturali a questo sicuramente dobbiamo dedicare la gran parte del lavoro nella seduta di allenamento ma attenzione anche a questa età si deve lavorare sulla presa di decisione .A questa età il bambino prende decisioni in modo quasi istintivo cioe' senza analisi e senza screening,il gioco e troppo veloce ,per pensare ed analizzare ed il suo bisogno primario è il gioco.In questa fase il bambino osserva decide e agisce in tre tempi separati ;il nostro compito deve essere quello di organizzare insieme al lavoro sullo sviluppo degli schemi motori di base anche Giochi ed esercitazioni globali che migliorino l'attenzione e stimolino il bambino a pensare prima di decidere ed agire .
Eccovi alcuni giochi per la categoria piccoli amici utili al nostro scopo.
esercizio A esercizio B Lo sparviero Partita orientata
questi giochi sono la base di avviamento al lavoro sulla tattica , come questi ,infiniti altri giochi possono essere creati o adattati ai nostri scopi.nei lavori che vi propongo ho evitato lunghe spiegazioni perché si tratta di idee che ogni allenatore ha il dovere di adeguare alle proprie realtà.
Le varianti possono essere molteplici e vanno utilizzate per parametrizzare il livello di difficoltà dell'esercizio sempre in funzione del gruppo su cui si lavora, nella mia esperienza ho potuto osservare che la difficoltà di un esercizio non deve essere modulato sull'età ma bensì sul livello del gruppo .Mi capita' spesso infatti di proporre esercizi catalogati per fascie di età superiori a bambini più piccoli ottenendo riscontri positivi , ma è vero anche esattamente il contrario ossia il vedere categorie superiori in difficoltà con lavori pensati per categorie inferiori.
Nella modulazione della difficoltà' di una esercitazione ,per l'attività di base ,emerge realmente la capacità dell'istruttore ,la sua esperienza ,la sua capacità di valutazione del risultato e soprattutto la sua competenza .
Il mio obiettivo come dicevo in precedenza e' quello di fornire continui stimoli esercitativi con difficoltà crescente ,ogni volta che osservo un adattamento aumento lo stimolo .
Spesso vario l'esercizio più' volte all'interno della stessa seduta, prolungando lo stesso oltre il tempo stabilito ;se all'aumento dello stimolo non osservo un adattamento torno allo stimolo precedente quello in cui è avvenuto l'ultimo adattamento e completo l'esercizio su quel grado di difficoltà. Se non trovo nuovi adattamenti allora consolido i precedenti . Questo metodo di lavoro impone però una continuità di lavoro dell'istruttore sullo stesso gruppo attraverso le varie categorie.
Questo e'sicuramente il limite più' grande di questo approccio questo a causa della scarsa considerazione che le società sportive hanno del lavoro dei mister per cui di anno in anno avviene un ricambio ingiustificato degli staff tecnici di cui le scuole calcio si avvalgono utilizzando spesso per meri interessi economici anche giovani istruttori senza qualifica e senza esperienza, inoltre un altro ostacolo che potremmo incontrare utilizzando questo metodo di lavoro è la difficoltà nell'inserire i bambini nuovi che spesso incontrano maggiori difficoltà di adattamento, costringendoci a rallentare nella progressione didattica.
Concludo dicendo che lavorare sulla tattica dai piccoli amici ,si può ,anzi direi si deve.
Il Futsal moderno impone una formazione tattica di altissimo livello e quindi è nostro dovere sfruttare gli anni di formazione dell'attività di base nel modo più prolifico possibile .
Spero che chiunque leggerà questi miei appunti possa trovare degli argomenti utili e meritevoli di approfondimenti per migliorare il proprio lavoro di avviamento al Futsal.


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